Informazioni sull’intervento di
 SETTOPLASTICA

CHE COS’E’

Lo scopo dell’intervento è quello di eliminare o di ridurre le deviazioni, gli speroni ossei e le dislocazioni congenite o post-traumatiche del setto nasale che impediscono il corretto passaggio di aria attraverso le fosse nasali

A COSA SERVE

L’intervento di propone di migliorare la respirazione nasale. L’intervento inoltre migliorando la ventilazione nasale riduce il rischio di rinosinusiti, di otiti e, in alcuni casi, contribuisce a ridurre l’intensità ed il numero degli episodi di cefalea (dovuta a contatto fra turbinato medio e setto). Infine la correzione funzionale del setto nasale può risolvere le deformità del naso esterno e/o della columella qualora dovute a deviazione del setto, contribuisce a ridurre gli episodi di emorragia nasale se la deviazione settale ne è una concausa e, talvolta, si rende necessaria in caso di accesso difficoltoso per interventi sui seni paranasali in endoscopia nasale, migliorandone poi i risultati funzionali.


COME SI ESEGUE 
L’INTERVENTO

Prima dell’intervento viene in genere praticata una fiala di antibiotico per via endovenosa per prevenire le infezioni

L’intervento viene eseguito abitualmente in anestesia generale, senza incisioni esterne.

L’intervento, di norma, è rapido e viene effettuato mediante strumenti introdotti nelle cavità nasali attraverso le narici e consiste nell’incisione della mucosa (tessuto di colorito roseo intenso che riveste il setto nasale e che secerne muco) del setto e nel suo scollamento dal setto stesso da entrambi i lati fino al pavimento delle fosse nasali, in modo da permettere l’asportazione delle parti eccedenti che impediscono la respirazione nasale e di di posizionare centralmente le componenti scheletriche (ossee e cartilaginee) del setto nasale). Successivamente la mucosa verrà riposizionata sul setto e suturata a punti staccati o transfissi.

L’intervento di correzione funzionale del setto nasale di regola si associa ad intervento di riduzione dei turbinati inferiori, attraverso la rimozione o la riduzione  con radiofrequenze o laser del tessuto sottomucoso dei turbinati inferiori)  (i turbinati sono per ciascun lato delle pareti laterali delle fosse nasali, contenenti un tessuto sottomucoso ricco di vasi sanguigni). In tutti i casi, si introduce all’interno del turbinato, attraverso un foro o una incisione, uno strumento al fine di asportare parte del tessuto sotto-mucoso o provocarne la cauterizzazione, rispettando in gran parte il rivestimento la mucoso. In alcuni casi si associa la frattura dell’osso del turbinato o anche una asportazione parziale di esso.

Al termine dell’intervento si posizionano in genere dei tamponi all’interno del naso, che verranno rimossi dopo due giorni prima della dimissione. Al fine di prevenire la formazione di aderenze, a volte si posizionano delle placchette in silicone o in teflon, che verranno rimosse dopo 7-10 giorni.

Il tamponamento nasale può provocare cefalea, bruciore agli occhi, iperemia congiuntivale e, obbligando ad una respirazione orale, una fastidiosa secchezza delle fauci; i sintomi scompaiono rapidamente dopo lo stamponamento che avverrà a distanza in genere di due giorni.


ELEMENTI CRITICI

In condizioni normali, non ci sono strutture che possono essere soggette a danno durante l’intervento.  


 POSTOPERATORIO

In sala operatoria il paziente viene medicato con una garza esterna che copre le narici. In prima giornata e prima della dimissione verrà medicato nell’ambulatorio di reparto.

I pazienti possono presentare un dolore moderato e un modesto sanguinamento dalle fosse nasali.

L’uso di antibiotici è utile per ridurre la morbosità postoperatoria, mentre per la prevenzione del dolore e del vomito postoperatorio antidolorifici e antiemetici

Il paziente può essere mobilizzato anche il giorno stesso dell’intervento.

Nel post-operatorio verrà talora prescritta una terapia analgesica e se necessario, antibiotica e cortisonica. In tutti i casi si prescrivono anche delle gocce auricolari per prevenire le infezioni del condotto uditivo.

Il decorso dopo la chirurgia nasale  è frequentemente accompagnato da una modesta secrezione dalle narici, talora mista a sangue, che è dovuta essenzialmente  allo scioglimento dei coaguli e alla produzione di muco a causa dello stato infiammatorio postoperatoio. E’ importante sapere che la presenza delle placchette impedirà una corretta respirazione nasale

Al paziente verranno specificate alcune indicazioni da seguire nel post-operatorio, quali il riposo, l’assunzione di pasti morbidi e non eccessivamente caldi, la proibizione a usare farmici che possono favorire il sanguinamento (ad esempio l’aspirina o altri FANS).

E’ prevista almeno una o più visite di controllo postoperatorie
che verrà programmata al momento della dimissione. I punti di sutura alla columenna sono riassorbibili. In alcuni casi lento riassorbimento potranno essere rimossi dopo 2-3 settimane.

ALTERNATIVE 
ALL’INTERVENTO

Non ci sono alternative mediche all’intervento di correzione chirurgica del setto nasale