PROTESI ACUSTICA OSTEO-INTEGRATA (BAHA® - PONTO®) 

Che cos’è

La protesi osteo-integrata è una protesi acustica per via ossea che agisce su un impianto in titanio percutaneo “avvitato” alla struttura ossea retroauricolare. Nel sua versione più comune è conosciuta come protesi BAHA® (bone anchored hearing aid) ed è  principalmente indicata per il trattamento delle ipoacusie trasmissive o miste che non possono trarre vantaggio dal trattamento chirurgico o dalla riabilitazione medianti comuni protesi acustiche.

Come funziona

La protesi è costituita da

1)   una componente interna (un impianto di titanio e un pilastro avvitato all’impianto) che è applicata chirurgicamente nell’osso temporale retroauricolare ed emerge attraverso la pelle e

2)   un processore esterno rimovibile, che si aggancia al pilastro. 

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L’ impianto in titanio e il suo pilastro sono applicati chirurgicamente, di solito in anestesia locale (nei bambini in anestesia generale); nel corso di alcune settimane l’osso circostante si rimodella e si lega strettamente alle spire della vite integrandola saldamente. 

Recentemente la tecnica si è molto semplificata con la disponibilità dei nuovi pilastri rivestiti di idrossiapatite, i quali risultano meglio biocompatibili. Gli ultimi interventi sono stati effettuato mediante cosiddetta “punch technique” che non richiede la preparazione del lembo cutaneo

Il processore esterno viene applicato dopo 15-20 giorni dall’impianto, dopo il completamento dell’osteointegrazione.  

Il suono viene amplificato elaborato ed amplificato dal processore esterno e trasmesso all’impianto osteo-integrato. Le vibrazioni acustiche “by-passano” il condotto uditivo esterno e l’orecchio medio e raggiungono  capsula ossea dell’orecchio interno, i liquidi cocleari e l’organo del Corti con le cellule sensoriali ciliate. Queste trasducono l’energia vibratoria in segnale bioelettrico che viene quindi convogliato alle fibre del nervo acustico.  

Indicazioni

Una delle più comuni indicazioni alla protesi ancorata all’osso  è rappresentata dall’ ipoacusia trasmissiva o mista, con soglia per via ossea non superiore a 40-50dB,  che non si presta ad trattata chirurgicamente o che è stata trattata con scarso successo funzionale. La protesi osteo-integrata è particolarmente indicata in presenza di otorrea ricorrente, evento questo che non consente di utilizzare le comuni protesi acustiche per via aerea che occludono il condotto uditivo per trasmettere il suono. La stessa occlusione del condotto può aggravare l’otorrea.

Una particolare condizione è costituita dall’atresia auris, una malformazione congenita dell’orecchio esterno e medio, con canale uditivo mancante o incompleto. In questi casi la chirurgia è spesso di scarsa efficacia nel ricanalizzare il condotto uditivo o risulta rischiosa se non impossibile a causa delle alterazioni anatomiche.

Un ulteriore e più recente indicazione è rappresentata dalla anacusia monotalerale e udito normale contro laterale. Questi pazienti hanno difficoltà a comprendere una conversazione in presenza di rumore di fondo e di determinare da quale direzione suono proviene. La protesi osteo-integrata  posta sul lato affetto risulta in grado di trasmettere il suono registrato dal dispositivo alla coclea controlaterale con trascurabile perdita dell’energia vibratoria. Viene così stimolata la coclea normale e, in ultima analisi, ciò si traduce in una sensazione di percepire da un orecchio sordo. Il ripristino della stereofonia  si traduce in una migliore comprensione del discorso, in particolare nel rumore di fondo e in una migliore localizzazione del suono.

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